Parlano di noi
Il Veneto cambia musica con l’Orchestra Multiculturale del Baldo-Garda
In Veneto, da un po’, c’è aria di buona musica. L’Associazione Baldo Fest del vecchio amico Leo Pericolosi ancora una volta ci ha visto giusto. L’idea si chiama Orchestra Multiculturale del Baldo-Garda. Per chi non lo sapesse, il Baldo è la cresta di terra a nord di Verona che pianta le sue radici nel lago più grande d’Italia: il Benaco dei romani, meglio noto col nome di Garda. Il monte si alza a circa duemila metri e, a est, scende attraverso i suoi conoidi nella Val’d’Adige. Un solco profondo centinaia di chilometri divide due mondi: quello germanico e il mediterraneo. Ma noi siamo qui per qualcosa che unisce, che – quando riesce bene – fonde.
Se il Baldo Fest cercava qualcosa che aiutasse a scavalcare le barriere, direi che lo ha trovato. Quello che ho visto e ascoltato al Teatro sociale di Rovigo, grazie all’attenta programmazione del jazz club locale, coglie in pieno le aspettative.
L’orchestra multiculturale al Teatro sociale di Rovigo
La passione dei maestri Marco Pasetto e Tommaso Castiglioni ha costruito un gruppo che pian piano prende forma manipolando la musica del mondo. C’è il Sudamerica, la Lapponia, l’Africa. C’è un unico genere, quello umano.
Un concerto jazz tra colori e culture del mondo
Domenica 9 novembre è in programma un nuovo appuntamento con i concerti jazz, promossi da Rovigo jazz club in collaborazione con Comune di Rovigo-Teatro Sociale. Alle 21.30 al Ridotto del Teatro Sociale, si esibirà l’Orchestra multiculturale del Baldo Garda. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Verona Swing.
Le arti della musica e della coralità come dialogo tra le culture è l'idea che ha ispirato i musicisti Marco Pasetto e Tommaso Castiglioni, insieme con il BaldoFestival, l'Ufficio Stranieri dell'USSL 22, la rete Tante Tinte e il Cestim di Verona; è nato così un ensemble di persone provenienti da ogni angolo del pianeta, organico che riesce a far convivere i canti della Guinea Bissau con le ballate tradizionali finlandesi, i temi popolari sefarditi con le melodie cingalesi, anche attraverso le composizioni degli stessi componenti dell'orchestra. Ed ecco risuonare e danzare i colori, i profumi, le sonorità e i volti del mondo.
Il progetto "Suoni di Pace" è nato in territorio veneto - area geografica spesso ritenuta incapace di affrontare esperienze di apertura sociale - sull'esperienza già tracciata dall'Orchestra di Piazza Vittorio di Roma, con l'obiettivo di armonizzare voci e anime attraverso laboratori e percorsi didattico-culturali che integrino le diverse culture della musica, nel canto e nella danza, per un approccio pratico di convivenza e condivisione. Un orchestra di World Music, in cui l'incontro tra diverse provenienze, stili e linguaggi è considerato la grande occasione di sviluppo per l'arte.
con:
Ramona Chimpeanu - Maria Rosa Marchi - Teresa De Longhi - Daria Morgan - Gaia Fior - Chiara Merci, voci / Alexandra Cimpeanu - Massimo Pardo, tastiere / Raul Orlando Alzate - Chiara Vantini, chitarra / Marco Sorio, Anna Bergamini - Mara Perlato - Claudio Bizzo – Renzo Segala, fiati / Hamza Sellami, liuto arabo / Anna Pasetto, violino / Ernesto da Silva - Rodrigo Suarez - Antonio Di Lorenzo - Marcello Rossetti - Sergio Pesca, percussioni
Articolo preso da Rovigo24ore.it
http://www.rovigo24ore.it/news/rovigo/0017912-un-concerto-jazz-colori-e-culture-del-mondo
L'Arena 14 settembre